Torri: il sindaco sposta il mercato nel parcheggio e gli ambulanti “scioperano” e protestano per ore sotto il municipio
“Se non si raggiunge un accordo sarà un’estate di fuoco per Torri”: è l’avvertimento dei commercianti del mercato settimanale del lunedì mattina, che da oggi avrebbe dovuto riaprire dopo lo stop per il coronavirus. Invece, i 130 ambulanti hanno “scioperato” tenendo i banchi chiusi, (solo un banco di frutta e verdura ha aperto alla vendita), ed hanno manifestato in segno di protesta per ore sotto il municipio. Un duro scontro con il sindaco Stefano Nicotra, che ha concesso una breve apparizione in strada, in cui ha ribadito che “sulla sicurezza decido io!”. Un’affermazione che ha scatenato una reazione con parole pesanti rivolte al primo cittadino.
La rivolta, del resto, è nata per la delibera emessa da Nicotra, contro la quale, venerdì, i rappresentanti sindacali hanno inviato pure una diffida. La delibera, di fatto, rivoluziona il mercato, spostando più della metà dei banchi dalle “piazze storiche” del centro paese nel parcheggio del castello, in ragione del distanziamento sociale imposto dalle regole sanitarie per il covid-19.
Distanza di almeno un metro tra un banco e l’altro, che gli ambulanti, (o meglio le “ditte”, o “partite iva”, come desiderano essere classificati i commercianti dei banchi ambulanti), hanno misurato nei nuovi spazi del parcheggio: “Non ci sono nemmeno là, perché da una planimetria disegnata a mano che ci hanno inviato, con la nuova distribuzione lo spazio rimane lo stesso di prima, 50 centimetri”.
E’ un turbinio di voci durante la manifestazione. “Dall’oggi al domani, senza consultarci e avvisarci, ci è arrivata la comunicazione del nuovo assetto sabato alle 18 per e-mail, neanche per Pec, e solo alla metà di noi – precisano i rappresentanti sindacali di Confcommercio Daniele Arrigo, di Confesercenti Rudy Zaglio e Lino Signoretto – Lo spostamento mette in atto un cambio totale del mercato, prendendo la scusa del covid, quando in realtà è un cambiamento che il sindaco aveva già in mente da tempo”.
“Tra noi ci sono titolari di occupazione del suolo pubblico dal 1958 – precisa Signoretto – La verità è che manda via noi per ampliare i plateatici ai tavolini di bar e ristoranti. Abbiamo le prove, già questa mattina ci sono le pedane nella piazza della chiesa dove prima c’era il settore del mercato degli alimentaristi”. “Toglie gli spazi dei nostri banchi solo per accontentare il suo feudo votante sotto il castello”, aggiunge Michele Sisto. Alfio Moschetto e Gianni Franchini sottolineano: “La beffa è che ci troviamo spostato il nostro banco e lo spazio viene assegnato ad un altro banco sempre del mercato”.
Tra le rimostranze c’è anche la questione del consumo di spazio nel parcheggio. “Ci hanno assegnato la metà circa dell’area, equivalente a 144 posti auto su un totale di 285, ma essendo l’unico parcheggio di Torri, i clienti che verranno in paese per il mercato non troveranno posto per parcheggiare, e sarà un danno anche per le entrate del Comune”. E ancora: “Per legge non è il sindaco-sovrano che decide la planimetria del mercato, la deve inviare in Regione per l’autorizzazione”.
Gli ambulanti, provenienti dalle province di Verona, Trento, Brescia e Mantova, spiegano che in ogni città dove svolgono il mercato, nei plateatici dei pubblici esercizi che vanno ad occupare, i tavolini vengono tolti al mattino per essere riposizionati a fine mercato. Il lunedì mattina, peraltro, molti bar e negozi sono chiusi per la mezza giornata di riposo.
La delibera municipale prevede il nuovo assetto del mercato fino al 31 dicembre, ma gli ambulanti dicono: “Questo diventerà per sempre, ma noi non molleremo, non riapriremo i banchi fino a quando non si ritornerà alla normalità”.
A tenere “sotto controllo” la rivolta sono intervenuti gli agenti della Polizia locale e della stazione dei carabinieri di Torri. Sul posto è arrivato anche il capitano della compagnia di Caprino, Michele Minetti.
Nicotra, infuriato per la protesta, non ha concesso un confronto con la delegazione sindacale, che ha ottenuto, però, un incontro per mercoledì pomeriggio. Il sindaco non ha risposto nemmeno alle chiamate dei giornalisti, si è limitato a replicare con un video pubblicato alle 14 sulla pagina facebook del Comune, in cui nella sostanza “avverte” gli ambulanti: “Non saranno tollerate altre proteste lunedì prossimo. I tavolini dei bar rimarranno giù e fate attenzione che in luglio scadono le concessioni e scatta il nuovo regolamento del mercato. Se non vi mettete in riga con Torri avete chiuso …”. Ha anche comunicato, nel video, che ha “scontato” del 50% il costo del posto banco agli ambulanti, ma loro precisano: “In gennaio ci aveva inviato una comunicazione che ci informava del raddoppio del pagamento del posto banco, (per alcuni da 600 euro l’anno a 1.150), poi, a seguito delle trattative ha ritrattato, quindi, nessun sconto, altro che agevolazioni, ha lasciato il costo invariato”.
Nel corso della mattinata, gli ambulanti hanno svolto una raccolta di firme, registrando 50 sottoscrizioni di baristi e commercianti del paese: “Anche loro sono contro lo spostamento dei banchi”, precisano, considerato che se il mercato è decentrato nel parcheggio, dove le persone possono arrivare, fare la spesa e ripartire, anche per loro non c’è ricaduta di clientela.
Annamaria Schiano