Garda: la “Targa Bandello” 2018 va al noto architetto veronese Libero Cecchini. Il 12 dic la manifestazione alla taverna Fregoso
A Libero Cecchini la “Targa Bandello” 2018: il noto artista e architetto veronese riceverà il 12 dicembre il prestigioso premio. Bandello è colui da cui l’inglese William Shakespeare trasse ispirazione per scrivere trame come Romeo e Giulietta, La dodicesima notte e Tanto rumore per nulla, opere che il “geniale Bardo” d’oltre Manica traspose per il teatro.
Bandello frequentò Garda dal 1531 al 1541 soggiornando presso Palazzo Fregoso, ospite di Cesare Fregoso, capitano di ventura al soldo di Venezia. Per questo si terrà il 12 dicembre a La Taverna Ristorante Fregoso di Garda, diretta da Luigi Pellegrino, (a partire dalle ore 20), l’evento volto ad assegnare un riconoscimento ad una personalità di valore nel settore delle arti e della cultura.
La manifestazione è patrocinata dalla Regione Veneto e dalla Provincia di Verona e per la settima edizione il riconoscimento andrà all’architetto Libero Cecchini, paesaggista d’importanza internazionale. L’autore ha realizzato, tra le tante opere, la sede della Camera di commercio di Verona in corso Porta Nuova, è stato artefice del recupero degli Scavi Scaligeri alla base, ha creato gli uffici finanziari di Verona.
Nel 2018 a Lazise è stata collocata una sua opera scultorea in bronzo sul lungolago alta 160 cm, “La Sirenetta del lago”, posta sul lungolago Marconi.
La manifestazione si svolgerà dapprima nella sala centrale della Taverna, dove si terrà una presentazione da parte del direttore artistico Andrea Torresani. A seguire la cena conviviale e la consegna del riconoscimento.
Bandello scrisse alcune novelle quando si trovava ospite a Garda, e con ogni probabilità alcune loro parti furono scritte proprio nel Palazzo Fregoso. Lo stesso autore piemontese nel prologo della novella che segue, “Della sfortunata storia dei due amanti…”, (poi intitolata da Shakespeare, Romeo e Giulietta), descrive il Palazzo e le feste dei Fregoso nel centro lacustre. Un’ “incipit” che è stato inciso su di una targa in ottone affissa nella sala taverna grazie all’ideazione di Andrea Torresani e Luigi Pellegrino. Questo alla volta del 455° anno dalla data della pubblicazione della prima, seconda parte e terza parte delle novelle.
“… a Garda”, scrive il Bandello come riportato sulla targa, “di cui il famoso lago di Benaco prese il nome hanno questi signori Fregoso un gran palagio con giardini bellissimi ove son tutti gli arbori di frutta soavissimi che questo cielo può nutrire. Quivi sono aranci cedri limoni pomi granati bellissimi …” E poi inciso sull’ottone un pensiero degli ideatori dell’opera: “In questa casa, affinché la memoria non si perda nel fiume nascosto dei tempi, questa targa pongono”.
MATTEO BANDELLO: The inspirer of Shakespeare
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