Peschiera: l’operazione “ppp” abbatte l’ex casa di riposo Gandini, al suo posto un edificio dimezzato dal costo di oltre 8 milioni
di Annamaria Schiano
L’ex casa di riposo “Gandini”, con l’attuale superficie calpestabile di circa 3.500 metri quadrati, sarà abbattuta. Al suo posto dovrebbe sorgere un edificio di nuova concezione edile di circa la metà della metratura, destinato a centro civico, dal costo per le casse comunali di oltre 8 milioni di euro. Da quattro piani attuali, (tre fuori terra e uno seminterrato), la nuova struttura sorgerà a due piani, con spazi concepiti per due aree distinte e su due livelli diversi di quota terreno, affacciati entrambi su altrettante piazze comunicanti tra loro da scale o camminamenti pedonali. Un progetto approvato a tempo di record dalla giunta municipale: presentato ad inizio agosto dalla impresa edile Artedil srl è stato approvato in giunta il 21 agosto e il 17 settembre tre membri su cinque, (la sindaca Orietta Gaiulli e le assessore Elisa Ciminelli e Daniela Florio), hanno deliberato la modifica al programma triennale dei lavori pubblici, per inserirvi la programmazione di spesa per l’ex casa di riposo, (che anche riqualificata in centro civico conserverà il nome dell’ex sindaco Franco Gandini).

mappa satellitare: sulla sinistra i capannoni di Borgo Secolo attigui all’edificio Gandini affacciato sul canale
L’operazione giunge da una proposta fatta direttamente da Artedil, che in tempi brevi (così si presuppone, poiché alle precise domande in merito poste alla sindaca non sono giunte risposte, ndr), ha redatto il progetto dando incarico all’architetto Giuseppe Scarso e all’ingegnere Donato Aquilino.
L’accordo è fondato sulla forma di partenariato pubblico privato (ppp), vale a dire che il privato realizza l’opera (costo di 4 milioni 857 mila euro) e il Comune lo acquista in 20 anni sottoscrivendo un leasing con una società di investimento, a cui dovrà corrispondere una prima rata per il 2019 di 307 mila euro (e spiccioli), comprensivi della manutenzione annua, e per gli anni successivi con rata di 354.284 euro attingendo ai fondi della tassa di soggiorno. Più di qualche tecnico, però, ha sollevato dubbi sulla legittimità di utilizzare gli introiti della tassa di soggiorno per opere di questo tipo, che esulano dalla vocazione turistica a cui sarebbe vincolata l’imposta. Inoltre, perché la costruzione possa partire ed essere ultimata per la primavera prossima, poiché Gaiulli ha annunciato che vuole l’immobile pronto prima che scada il suo mandato elettorale, si deve svolgere anche un bando, con base d’offerta la proposta di Artedil, la quale godrà della prelazione andando ad adeguarsi ad un’eventuale offerta superiore di altri partecipanti alla gara.
L’ammontare complessivo dell’intervento, però, è di 8 milioni 176 mila euro, poiché ai 4,8 milioni di costo “solo” dell’opera vanno aggiunti gli interessi del finanziamento in leasing riportato nel quadro economico del PPP e il riscatto dell’immobile.
L’operazione è stata presentata dagli stessi professionisti incaricati del progetto da Artedil, introdotti da Gaiulli nell’assemblea indetta dalla stessa all’ex casa Gandini giovedì sera 27 settembre.
La sindaca ha riepilogato in breve le vicissitudini dell’immobile: la parte più vecchia è sorta 70 anni fa, nel 1947-48, alla quale un trentina di anni dopo si è aggiunta un’ala nel 1979-80. A questi corpi si sono attaccate altre parti ancora, prima nel 1990 e poi nei primi anni 2000, quando si è conclusa la costruzione così come è oggi. Nell’ultimo ventennio è stata effettuata una sola ristrutturazione dal 2003 al 2005 (alcuni appartamenti della zona superiore). Nel 2009, poi, è stata stipulata una convenzione che prevedeva il trasferimento delle quote dell’ex casa di riposo “F. Gandini” e di quella della frazione Dolci, alla “Casa di Cura Pederzoli”. Ma gli anziani si sono trasferiti fisicamente solo nel 2015, quando è stato inaugurato il nuovo Centro Servizi Pederzoli.
E’ stata la Gaiulli stessa, in assemblea a replicare alle polemiche sollevate da alcuni cittadini in merito al presunto “favoreggiamento a Borgo Secolo con l’abbassamento dell’edificio ricostruito, per offrire alle nuove villette una migliore vista panoramica sulle mura veneziane”.
“Le illazioni sono infondate – ha precisato Gaiulli – poiché l’idea di rifacimento dell’immobile risale al 2015, quando ancora Borgo Secolo non era previsto”. “Prospettiva”, però, che all’epoca non era dettagliata da un progetto di fattibilità che predisponesse il dimezzamento dell’altezza. Sono molte le polemiche, infatti, di questi ultimi giorni, anche sui social, che sottolineano la “perdita” di superficie a disposizione del Comune per attività sociali e associazioni, in primis la Croce Rossa che non avrà un interrato per il ricovero mezzi. A questo Gaiulli ha replicato che si potranno acquistare dei box dalla lottizzazione Borgo Secolo a fianco.
I professionisti, prima del dibattito scaturito nella sala gremita di cittadini, hanno illustrato nel dettaglio il progetto redatto: il futuro edificio sarà irradiato dal sole su tutti i fronti per l’intero giorno, (a differenza dell’attuale illuminato sulla facciata principale solo al mattino) e sarà riqualificata la grande parte verde dei giardini circostanti, circa 3mila metri quadrati. All’ingresso principale verranno realizzati anche due campi da bocce regolamentari.
La nuova struttura prevede al piano terra l’area dedicata agli anziani con eventuali zone ristorative e un accesso diretto ai giardini circostanti; al primo piano è prevista, invece, una zona comune per tutte le associazioni e sale dedicate, un’aula conferenza con circa 300 posti e con vista sulla piazza di Porta Brescia. Borgo Secolo cede delle aree confinanti, dove si realizzerà un camminamento di congiunzione tra la Gandini e la zona residenziale superiore del nuovo quartiere.
Inoltre, la creazione del camminamento unirà dall’alto i campi sportivi e il percorso verso Porta Brescia, (con l’abbattimento dei cancelli). La copertura sarà interamente piatta, vista la previsione di installare dei pannelli solari sul tetto, al fine di rendere la struttura auto sufficiente energeticamente.
Ha collaborato Giacomo D’Elia