Caprino rende omaggio all’arte di Gino Carrera con una mostra al Museo Civico di Palazzo Carlotti
Caprino Veronese rende omaggio all’arte di Gino Carrera con una mostra retrospettiva al Museo Civico di Palazzo Carlotti. In occasione della “265° Fiera Montebaldina” (2 – 6 agosto) si terrà la mostra “Omaggio a Gino Carrera”. L’inaugurazione si terrà venerdì 27 luglio, alle 18:30, nella Sala Consigliare di Palazzo Carlotti. L’esposizione potrà essere visitata fino al 26 agosto, con i seguenti orari: nei giorni feriali 18 – 20, il sabato e la domenica 10 – 12 / 18 – 20, nei giorni della fiera 18 – 22.
L’esposizione ripercorre le fasi salienti dell’intera opera dell’artista attraverso una trentina di dipinti, altrettante acqueforti, alcuni disegni e acquarelli. Le opere esposte sono tutte provenienti da privati cittadini che hanno concorso, con entusiasmo e generosità, alla realizzazione dell’evento, offrendo oltre al prestito dei quadri, documenti e testimonianze che hanno permesso la ricostruzione dell’intero percorso biografico e poetico dell’artista, riportato nel catalogo realizzato per l’occasione.
Gino Carrera, nato a Casalpusterlengo in provincia di Lodi nel 1923, ha vissuto la maggior parte della sua vita a Caprino. Nella seconda metà degli anni Sessanta, infatti, si è trasferito, assieme alla moglie Mafalda, da Milano a Caprino, abitando dapprima nel rustico collegato alla chiesetta romanica di San Michele, sull’omonimo Colle, poi nella casa-studio, fattasi costruire poco più in alto.
Di statura media, magro, con i capelli scuri, portava spesso il cappello, soprabito o cappotto anche d’estate (aveva sempre freddo ed era ossessionato dalle correnti d’aria). Una persona non convenzionale, libera di pensiero, discreta e garbata, eppur di spirito profondamente tormentato e inquieto, come evidenzia la sua arte.
L’interesse verso Gino Carrera è sempre stato rivolto principalmente alla sua produzione grafica: è indubbiamente un rinomato maestro di quest’arte, in particolare della tecnica dell’acquaforte, per la quale ha ottenuto importanti riconoscimenti. L’esposizione di Caprino vuole evidenziare in particolare i suoi dipinti, per mostrarne la grandezza anche nella pittura.
La caratteristica del lavoro di Gino Carrera è l’esclusiva dedizione al tema dell’immagine umana, in particolare quella femminile. I suoi corpi non solo si presentano nelle forme eleganti e vigorose della giovinezza, ma anche in sembianze realistiche che poco si accostano alla bellezza ideale per evidenziare un inevitabile declino fisico.
Sono corpi spesso deformi e decadenti, segnati dal vizio, dalla fatica del vivere; i visi sono spiccati da occhi immensi, da bocche carnose, non raramente aperte quali ferite dolorose. Immagini che evocano ricordi di notti ardenti di desiderio, di paurose visioni, dettate quasi certamente dalla sua diretta partecipazione al secondo conflitto mondiale e dalla sua reclusione per alcuni anni in sanatorio. Eros e Thanatos, direbbe lo psicologo, ovvero rispettivamente la “pulsione di vita” e la “pulsione di morte”.
Claudio Facchinetti