Lazise: un nuovo hotel a 5 stelle al posto delle serre. Proteste in consiglio dall’opposizione
Le serre per fiori sorte nel 1995 si trasformano in hotel a 5 stelle con la variante Suap approvata dal consiglio di Lazise giovedì sera. “Sono molto contento del progetto, sarà il primo hotel a 5 stelle del Basso Lago. Sarà una struttura qualificante per il territorio, frequentato soprattutto da campeggiatori. E si tratta del recupero di una volumetria già esistente che porterà 1 milione e 100 mila euro di opere compensative”, ha esordito il sindaco Luca Sebastiano nel presentare l’operazione. L’area si trova in via Terminon, all’inizio della strada che da Lazise porta a Colà, (attigua a dove un tempo si trovava la storica discoteca Cosmic).
Un nuovo hotel di lusso a cui viene concessa una volumetria di 15 mila metri cubi, richiesto dalla società “Quellenhof srl”, (di Merano), su cui si è consumata quasi una resa dei conti tra l’ex assessore Giorgio Benoni, per anni braccio destro di Sebastiano nell’opposizione a Renzo Franceschini, ma che da due anni è fuoriuscito dalla maggioranza. “Questa sera si conferma l’obiettivo della mia esclusione dalla giunta – ha contestato Benoni – poiché non avrei mai votato questa variante illegittima, per la quale si doveva fare invece una variante al Pat, non una Suap. La società non è nemmeno proprietaria dell’area che è in zona agricola e il progetto non rispetta le distanze stradali ed ha anche dei vincoli”. Voto contrario anche dai due consiglieri di opposizione Renzo Franceschini e Damiano Bergamini, per i quali si doveva invece procedere “in deroga”, evitando così di sottrarre 15 mila mc dalla volumetria alberghiera prevista nel Pat “per non danneggiare altri imprenditori nel realizzare nuove strutture ricettive”.
Suap è acronimo di Sportello unico attività produttive e rientra nelle funzioni degli uffici tecnici municipali, istituito da una legge regionale per la semplificazione delle pratiche urbanistiche per lo sviluppo e gli ampiamenti delle attività produttive, ma che in molti dubitano sia applicabile alle trasformazioni delle destinazioni d’uso delle aree.
Ma per l’Amministrazione comunale, soprattutto per l’assessore all’urbanistica Barbara Zanetti, la trasformazione da agricola ad alberghiera è legittima, poiché per un verso esisteva già una delibera di giunta della precedente amministrazione a guida Franceschini, con cui veniva concessa la riconversione della volumetria in residenziale, con pure un 20% di ampliamento ai 19 mila mc concessi con la licenza edilizia florovivaistica rilasciata nel 1995; dall’altro, la riconversione sarebbe prevista dalla norma del Pat che per quella zona prevede siano ammessi interventi urbanistici di sostenibilità ambientale. E di certo l’hotel (che dovrebbe sorgere con edilizia ecosostenibile, l’ennesimo che viene realizzato nonostante vistosi fallimenti di altre strutture sul territorio), si colloca in zona ad alto pregio ambientale, nella valle verde che precede il castello di Colà. Annamaria Schiano