Rocca di Garda, la staccionata c’era: parte dei pali sono stati recuperati insieme al corpo della donna
Dopo che la procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo sul tragico incidente che ha visto sabato 3 giugno precipitare dalla Rocca una donna di 54 anni facendola morire sul colpo, il caso è virato su di chi siano le responsabilità nel prevenire tali tragedie. Oggi i giornali riportano le dichiarazioni del sindaco di Garda Davide Bendinelli, che afferma la staccionata non ci fosse già più al momento della caduta. Ventilando, così, anche l’ipotesi che il figlio trentenne che stava scattando una foto alla madre, volata giù dinnanzi ai suoi occhi, abbia in qualche modo mentito, per chissà quali motivi.
Affermazioni che non trovano riscontro nelle indagini in corso, poiché fin dalle prime ore, come anche riportato il giorno dopo dalla stampa, la palizzata pare proprio che ci fosse, poiché a valle, accanto al corpo della povera donna, sono stati recuperati dai soccorritori anche un palo e pezzi di legno volati giù insieme alla madre di origini romene e di adozione torinese.
Quindi sulla presenza di una staccionata non pare ci siano dubbi, bisogna caso mai chiedersi quale fosse quella su cui si è appoggiata la donna, magari quella più a destra, considerato che nelle foto esibite, anche questa parte di palizzata dopo l’incidente non c’è più.
Ma qui, pare, si stia tirando ad indovinare, in un macabro gioco della “roulette russa”, sulla pelle di chi non è “di casa”, poiché le versioni sulle foto antecedenti i fatti sono controverse: c’è chi dice che c’era la staccionata, chi dice l’opposto. Ma saranno gli organi inquirenti a fare luce.
Inoltre, dalle pagine de L’Arena, oggi, Bendinelli precisa anche che i terreni di proprietà comunale iniziano sette metri più in là da dove si è verificato l’incidente mortale. Ma se ciò è vero che quel lembo di terra è di un privato, come mai anni fa è stato proprio il Comune ad incaricare gli operari municipali all’installazione della staccionata? Quindi di chi è la responsabilità anche della manutenzione? Peraltro era stato lo stesso sindaco a dichiarare nell’immediato alla stampa che le staccionate saranno sostituite con altre in plastica più resistenti alle intemperie. Tanto che il 6 giugno, la giunta municipale si è precipitata ad emettere una delibera, la 94, per “Interventi di messa in sicurezza del versante della Rocca Vecchia, versante di Garda – 1° stralcio, approvazione del nuovo quadro di spesa e accordo di programma con la società Veneto Strade per la loro realizzazione”. (delibera giunta 6 giugno 2017 ROCCA). In testa di delibera si legge: “Il Comune di Garda è proprietario dei terreni posti sulla sommità della “Rocca Vecchia” per un’estensione di circa 60.000 mq; di questi, l’area distinta al Catasto al Foglio 9, mappale 234, ha al suo interno la parete che può essere oggetto di stacco di massi che, per rotolamento, possono raggiungere la Strada Regionale n. 249 “Gardesana Orientale” e la sottostante passeggiata del Lungolago Europa, per poi arrivare sulla spiaggia; il pericolo è dato dal possibile distacco, dalla corona, di massi o da smottamenti causati dall’acqua piovana … ” Quindi, si evince che il Comune sarebbe proprietario di 60 mila mq di terreni, ma giusto quelli che sporgono dalla parete all’esterno dalla sommità, e quelli del pianoro, lasciando fuori solo il fazzoletto di terra di 7 metri che separa le due aree? Domande ancora tutte da dipanare … Annamaria Schiano