Celebrazione congiunta del parroco di Caprino con Imam per il ritorno della Madonna nella casa dei profughi a Ceredello
La Madonna ricongiunge cristiani e musulmani. Un “mezzo miracolo” che si manifesterà il 14 ottobre a Ceredello, frazione di Caprino, nella casa della Curia dove sono ospitati una 15ina di giovani richiedenti asilo provenienti dal Pakistan e dal Bangladesh, ospiti nella palazzina in via Beccherle da un anno. Lì, verrà celebrata una cerimonia congiunta tra il parroco di Caprino don Carlo Motta e l’Imam di Albenga, Elalami Abdijalil, per festeggiare il ritorno della statua di una Madonnina, che nel marzo scorso era stata spostata dalla casa alla parrocchia del paese,
“perché pensavamo potesse toccare la loro sensibilità religiosa, essendo gli ospiti tutti musulmani, ma è successo che da parte loro c’è stata una reazione di sdegno, perché anche per loro Maria è una figura importante del Corano, ed hanno chiesto venisse riportata nella casa per prendersene cura. Ecco allora che abbiamo deciso di rimetterla al suo posto con un evento interreligioso venerdì 14 alle ore 17”, raccontano gli operatori delle due associazioni, Across e Arcobaleno che in convenzione con la prefettura si occupano dell’accoglienza e dell’insegnamento della lingua all’ottantina di richiedenti asilo ospitati nelle tre strutture dell’entroterra gardesano.
Una 40 ina di persone provenienti dal Nord Africa si trovano, infatti, all’Hotel Garda di Affi; una 15cina a Ceredello, nella casa della curia; e un’altra 30ina, sempre di africani, sono all’ex Hotel Miletto a Spiazzi. Tutte e tre le strutture sono gestite dalla società “Gest-Hotel”, che cura vitto e alloggio dei profughi, mentre la mediazione culturale, gli aspetti amministrativi (documenti e altro) e l’accompagnamento sanitario sono affidati alla Cooperativa Across di Caprino, presieduta da Anna Rosa Fioretta, con amministratrice Enrica Rosato e mediatore culturale Antonio Adelfio. Collabora anche l’Associazione Arcobaleno di San Zeno di Montagna, la cui presidente Cristina Zanini, docente in pensione, si occupa volontariamente dell’insegnamento della lingua italiana ai ragazzi, la cui età media va dai 23 ai 24 anni.

da sx: Antonio Adelfio (mediatore culturale); Anna Rosa Fioretta (pres Across); Cristina Zanini (pres Arcobaleno); Enrica Rosato (amministratrice Across)
“L’obiettivo è quello di far emergere gli aspetti positivi della loro presenza sul territorio – sottolinea Anna Rosa Fioretta – Sono qui da circa due anni e con loro abbiamo avviato molte collaborazioni anche con le Amministrazioni locali e le parrocchie. Quest’estate hanno lavorato molto alle sagre paesane in sinergia con varie associazioni e Pro Loco. Otto profughi ospiti a Ceredello svolgono attività socialmente utili a Caprino: 4 per il Comune, 2 per la casa di riposo e 2 per la Pro Loco. “Nella casa di Ceredello sono presenti anche tre minorenni, di 17 anni – spiega Cristina Zanini – di cui a solo uno è stato assegnato il tutore dal Tribunale di Venezia. Il paradosso è che i minori hanno l’obbligo di frequentare la scuola, ma non riusciamo a regolarizzarli perché serve la firma del tutore che non c’è. Inoltre risiedono lontano dalla scuola media di Bussolengo, dove si svolgono i corsi di alfabetizzazione. La scuola è iniziata lunedì, noi abbiamo già dei ragazzi che possono accedere alle medie, ma non ci sono le scuole riconosciute che possono accoglierli perché sono sature e non c’è nessuno nemmeno che firma le spese per gli abbonamenti degli autobus e per gli strumenti scolastici”. Per iniziare la formazione, così, da questa settimana il Cpia (Comitato provinciale istruzione per adulti) ha autorizzato l’attivazione di due corsi per adulti nella sede dell’Hotel Garda ad Affi, in attesa che una scuola pubblica metta a disposizione uno spazio dove poter svolgere le lezioni, che sono di 2 ore e mezza, due volte la settimana. “Contiamo sulla disponibilità dei Comuni qua intorno, come Cavaion, ma al momento siamo ancora in attesa e l’anno scolastico è iniziato”, conclude Zanini.
Annamaria Schiano