Interviene a Bardolino il capo della Polizia nazionale Gabrielli sul tema della sicurezza stradale. La Regione finanzia Cavaion
“Sulla rete autostradale corre di tutto, il buono e il cattivo: è il sistema linfatico dell’economia, dove avviene il traffico di merci e beni dell’imprenditoria del Paese. Ma vi corre anche il malaffare, e noi dobbiamo contrastare la criminalità e governare la sicurezza delle persone”. Parte da qui l’intervento del Capo della Polizia Franco Gabrielli, intervenuto lunedì mattina all’Hotel Caesius di Bardolino, al tradizionale appuntamento tra Polizia Stradale ed Aiscat, (Associazione italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori), quest’anno dedicato al tema della prevenzione e del rispetto delle regole sulla strada.
Due giorni di seminari formativi per gli agenti di polizia, partita con la sottoscrizione tra il Capo della Polizia Gabrielli e il presidente di Aiscat Fabrizio Palenzona, del Protocollo d’Intesa “Schema di convenzione per i servizi di polizia stradale sulla rete autostradale in concessione”.
Un protocollo che prevede in sostanza le Società autostradali mettano a disposizione delle “compensazioni” alla sicurezza nazionale, in termini di servizi, strumenti e auto a integrazione dei controlli della Stradale, in cambio delle Concessioni della rete. Ieri la firma della Convenzione-quadro propedeutica, alla quale seguiranno, poi, le singole convenzioni con ogni società Concessionaria.
“La rete autostradale rappresenta una ‘città lineare’, composta da 5 milioni di persone che vi transitano ogni giorno – ha sottolineato Gabrielli – i quali percorrono ogni anno circa 80 miliardi di km (il 23% da mezzi pesanti), noi dobbiamo produrre modelli operativi efficaci e di controllo”. Tradotto: più pattuglie in strada e più controlli mirati per la guida sotto l’influenza di alcool e stupefacenti, sull’eccesso di velocità, fino a giungere alla riduzione di incidenti e morti sulle autostrade.
Nel 2015 le pattuglie impiegate in autostrada sono state 256.437 (+2,2% rispetto al 2014); nel 2015 sono state accertate 944.907 violazioni del Codice della Strada; sono state controllati 530.329 conducenti ed accertate 4.937 violazioni per guida in stato d’ebbrezza alcolica e 303 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; 207.926 sono stati gli interventi di soccorso prestati a persone in difficoltà. “E’ chiaro che i principali artefici della sicurezza sono gli automobilisti – ha ricordato Gabrielli – che devono prestare particolare attenzione. Il bene della vita viene prima di ogni altra cosa, e comportamenti come quelli dell’uso del cellulare alla guida, ma soprattutto dell’invio di sms, sono ad alto rischio ed hanno anche incrementato la mortalità stradale. E’ nostra intenzione accedere a una modifica della normativa del Codice della Strada, rendendo più incisive le sanzioni”.
Gabrielli ha anche ricordato il tema dei furti in autostrada, soprattutto di mezzi pesanti, “per la quale serve sinergia di attività tra le centrali operative e maggiore tempestività negli interventi”. Infine la percezione della sicurezza in generale dei cittadini, anche se le statistiche sono in controtendenza sul numero di reati. “E’ chiaro che il calo non significativo dei reati predatori incide sulla percezione delle persone, che poi non credono alle statistiche – ha continuato il Capo della Polizia– Il furto in appartamento o delle autovetture hanno una capacità di contaminazione enorme, perché colpiscono l’intimità e i familiari. Noi dobbiamo lavorare per far sentire la gente più sicura, dobbiamo dare delle risposte con la presenza sul territorio e il contatto con le persone, anche se disponiamo di un organico operativo sempre più anziano. Insomma dobbiamo riuscire a fare meglio e con meno mezzi”, ha concluso Gabrielli.
Intanto si muove anche la Regione Veneto con un contributo al Comune di Cavaion Veronese, il quale si è aggiudicato un bando regionale che prevede il rafforzamento della ‘cultura’ relativa alla sicurezza stradale in attuazione del PNSS (piano nazione sicurezza stradale). Con un contributo di 16 mila euro, a fronte di una spesa di 20 mila, sono stati pianificati presso la scuola primaria e secondaria del paese degli interventi teorici e pratici. Inoltre sono previste delle attività di formazione anche per la Polizia Locale di Cavaion.
Annamaria Schiano