Bardolino: rinviato a giudizio l’assessore Lauro Sabaini accusato di tentata concussione
E’ notizia del giorno, (oggi su tutti i giornali), il rinvio a giudizio per attività professionali private dell’ingegnere Lauro Sabaini, assessore al suo secondo mandato nell’Amministrazione guidata da Ivan De Beni, (nel primo mandato anche vicesindaco). Attualmente ricopre gli incarichi di assessore a: attività produttive, ecologia e territorio, demanio, portualità, protezione civile e archivio). Sabaini dovrà comparire a giudizio a metà dicembre per rispondere del reato di tentata concussione.
Fra due mesi, dunque, si aprirà il processo che vede imputati con Sabaini anche il presidente del Consorzio Zai, Matteo Gasparato e del presidente di Quadrante Servizi, (controllata da Zai), Elio Nicito. Nella sostanza l’accusa verte su un’operazione immobiliare su di un terreno di proprietà del Consorzio Zai nella zona industriale della Marangona, in cui un imprenditore avrebbe dovuto costruire un centro commerciale (affare poi sfumato) avvalendosi della professionalità dell’ingegnere Lauro Sabaini. Il Gup, Giuliana Franciosi, ieri mattina, ha ritenuto “che le fonti di prova indicate dal Gip Beatrice Zanotti forniscono il quadro di una apparente fondatezza dell’accusa”. Tutti i dettagli della vicenda si possono leggere negli articoli del Corriere di Verona e dell’Arena di oggi allegati in foto.
Certo, fino a fine processo, si presume l’innocenza dell’imputato (e noi ci auguriamo anche ne esca pulito l’assessore Sabaini), ma nel frattempo non ci si può non interrogare sull’etica di un assessore che rischia una condanna per concussione, uno dei peggiori reati che possano investire un amministratore pubblico. E non ci si può esimere dai tanti fatti accaduti nell’Amministrazione comunale di Bardolino, dove da un lato l’assessore istruiva e partecipava a votazioni di piani urbanistici e nello stesso tempo ricopriva incarichi professionali privati per conto dei titolari degli stessi piani urbanistici. (vedi foto). Nello specifico l’assessore al Demanio doveva controllare che l’area demaniale fosse ceduta alla pubblica fruizione per la passeggiata-lungolago di Cisano, ma quel che ottenne fu un passaggio di dimensioni di dubbia regolarità lungo la riva del lago, mai completato, e recintato con una rete posata proprio dal Comune,
dove al di là della rete, lo stesso assessore dirigeva i lavori di edifici commerciali del privato, (il quale poi assegnò anche la gestione del bar gelateria a parenti dell’assessore Sabaini) e a cui è concessa con piano urbanistico (in fase di adozione definitiva entro breve), un’espansione della struttura ricettiva di dimensioni tali da richiederne la variazione in due capitoli distinti per superato dimensionamento nel Pat.
Ma non ci si può non interrogare anche su altre opere edilizie abusive realizzate in territorio bardolinese, dove il progettista e direttore ai lavori è sempre Sabaini.
E non ci si può esimere nemmeno dal porsi la domanda di perché nella seduta consiliare del primo febbraio 2016, la Maggioranza bocciò la mozione della Minoranza che proponeva al Comune di aderire alla Carta etica di Avviso Pubblico. (proposta-adozione-codice-etico). Nel dibattito in aula Sabaini replicò, come si legge in delibera: “L’etica e la condotta dell’Amministrazione Comunale, di cui sono Capogruppo, non è da mettere in discussione. Io penso che ognuno, quando si candida alle elezioni amministrative, lo faccia con i principi scritti all’interno della Carta etica proposta: lealtà, integrità, trasparenza, correttezza, obiettività, imparzialità, che penso siano tutte qualità già presenti all’interno dell’Amministrazione … Quindi trovo abbastanza deludente la richiesta nel momento in cui si viene a dire, o comunque ad insinuare, che in realtà noi non ci alziamo la mattina con la possibilità di guardarci allo specchio”.
Ricordiamo che il codice etico di Avviso Pubblico (a cui si ispirano anche le linee guida di comportamento degli amministratori del Movimento 5 Stelle), riporta all’articolo 21: “In caso l’amministratore sia rinviato a giudizio o sottoposto a misure di prevenzione personali o patrimoniali per reati di corruzione, concussione, criminalità organizzata e mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, voto di scambio e altri delitti contro l’ordine pubblico … si impegna a dimettersi, ovvero a rimettere il mandato”. Inoltre il codice dice anche: “L’amministratore deve presentare un esposto alla Procura della Corte dei Conti qualora emerga l’eventualità di un danno erariale imputabile ad altri amministratori o dipendenti dell’ente …”. Ed esiste anche la legge sulla trasparenza che impone all’amministratore di rendere pubblica l’informazione di essere indagato (e che ha portato nello specifico ad esempio alle dimissioni di assessori di Roma). E Sabaini sapeva dal novembre 2014 delle indagini della Procura a suo carico.
Annamaria Schiano
Articolo coraggioso e ben dettagliato. Questo si può dire Giornalismo che informa veramente. Un plauso ad Annamaria.
Concordo con Mario di Garda. Brava Annamaria. Sempre avanti cosi
ottima informazione che ci aiuta a capire lintreccio tra affari e amministrazione
Trovo che il comune di Bardolino abbia strani conflitti di interesse anche per quello che riguarda il turismo e invito l’opposizione a darsi una mossa anche per quanto riguarda i contributi al consorzio
Volevo ringraziare Anna per lo stimolo a fare sempre meglio. Ricordo, tuttavia, che con riferimento al Consorzio e ai relativi contributi, la Civica di Bardolino (che è stata la prima a segnalare i profili di illegittimità e i conflitti d’interesse degli amministratori nonché la capofila nel coinvolgere nelle proprie iniziative le opposizioni dei comuni limitrofi) ha già promosso tutte le iniziative praticabili sulla questione. A questo punto sta a chi di competenza.
Sbalordita.
Grazie Daniele, quindi io direi di andare dritti alla Corte dei Conti, non c’è altra strada. Sentito anche l’ass. Caner non ci ha certo rassicurato sulla legittimità, anzi, ci ha detto che la regione dà i contributi ai sindaci (300mila euro totali) e poi ognuno se la vede per conto proprio e a propria responsabilità.