Il conte Guarienti costruisce una nuova piscina a San Vigilio, ma per le minoranze consiliari il progetto “deturpa” il luogo (sacro)
Punta San Vigilio, perla del mondo e dimora di re e principi, apre i portoni blasonati al turismo di massa. Oltre al parco balneare della Baia delle Sirene (già avviato da tempo), ora il conte Agostino Guarienti, “punta” ad un’offerta turistica a più largo raggio. Da una settimana, infatti, ha dato il via ai lavori per la costruzione di una seconda piscina nel terreno che costeggia il lago prima dello storico porticciolo, laddove si affacciano gli edifici storici dell’albergo e la locanda che hanno ospitato personaggi del calibro di D’Annunzio, Carlo d’Inghilterra, l’indimenticabile Lady Diana, il re di Napoli, l’imperatore Alessandro di Russia, Winston Churchill, Laurence Olivier, Vivien Leigh, solo per citarne alcuni.
La piscina, che dovrebbe essere pronta per la prossima stagione estiva, andrà a collocarsi nell’area sopraelevata lungo la riva sul versante verso il paese di Garda, vicina, ma non troppo, alla piscina più piccola già esistente a servizio dell’albergo. Sarà, dunque, anch’essa immersa nell’oliveto, con vista spettacolare su tutto il lago e soprattutto, come assicura Guarienti, accessibile al pubblico.
“Sarà a forma ogivale proprio per la vista a 180 gradi sul lago”, spiega il conte Agostino. La piscina avrà una dimensione di 16 metri per 8, a cui andrà a collocarsi anche un chiosco bar mobile dotato di servizi igienici, spogliatoio e infermeria interrati. L’opera rientra nella programmazione urbanistica del Comune di Garda, precisamente nel Piano spiagge approvato qualche anno fa e che intende riqualificare la riva del lago, creando una passeggiata naturalistica da punta Corno a punta San Vigilio.
“Questa è una zona abbandonata per decenni al degrado – continua il conte Gaurienti – il mio vuole essere un intervento volto alla riqualificazione dell’area, aggredita anche da personaggi che vi hanno compiuto atti osceni”.
La domanda, però, sorge spontanea, considerato l’articolo pubblicato una settimana fa (vedi sotto, il 16 settembre): come mai la Soprintendenza ai Beni Paesaggistici ha con la mano sinistra bocciato interventi di piccola portata, come le scalette in ferro che collegano le balze dei terreni o piccole piattaforme di pietra di prun, mentre con la mano destra ha sottoscritto un intervento di portata maggiore sul terreno collocato sul lato opposto a quello oggetto di diniego? Guarienti replica: “E’ semplice, perché in questo caso il progetto rientra nel Piano spiagge del Comune, mentre nell’altro caso erano piccoli lavori che la Soprintendenza non aveva autorizzato, in quanto non pensavo che per posare quattro pietre dovessi chiederne il permesso”.
Peraltro nell’area sono previsti dal piano municipale anche un altro chiosco ristorazione per una zona balneare nella vicina splendida villa dei marchesi di Canossa, (per questa dimora sempre nobile, però, non sono ancora sbloccati i permessi, perché rientra in zona ad alto rischio frana, mentre l’area di Guarienti no, assicura il sindaco Davide Bendinelli). E poi, “E’ previsto un terzo intervento anche dopo San Vigilio, verso Torri, nella tenuta di villa Carati – aggiunge il primo cittadino- Si sono siglate infatti delle convenzioni, con cui i privati a compensazione dei permessi, contribuiscono alla riqualificazione del litorale. Guarienti si è già impegnato con una fidejussione bancaria di 80 mila euro”.
Ai gruppi di opposizione consiliare, però, i progetti non piacciono tanto. Anna Forese del M5S dice: “Noi siamo per preservare il territorio e intervenire con costruzioni in un angolo così pregiato come San Vigilio va contro la salvaguardia naturalistica del luogo”. Anche Anna Codognola punta il dito e dice: “Sono preoccupata perché uno tra gli angoli più suggestivi e belli del lago, oggi, secondo la mia opinione, è soggetto a scempio: il Piano degli interventi prevede che un’altra piscina e un chiosco vengano realizzati con sbancamento notevole. Essendo zona sottoposta a vincoli controllerò che tutti i permessi siano in regola. Certo che l’urbanistica in questo paese manca spesso di buon senso”. A.S.