Garda: il taglio di 50 Tigli sulla regionale per Costermano accende il dibattito. Il M5S chiede un’assemblea pubblica
“La decisione da parte dell’amministrazione comunale di Garda di tagliare 50 alberi di tiglio nel tratto di strada Via Don Gnocchi – Via della Pace per il rifacimento del marciapiede sta suscitando vivaci reazioni negli abitanti del paese – scrivono in una nota gli esponenti del M5S – Il dibattito è acceso: molti cittadini hanno manifestato la volontà di conoscere il destino degli alberi in previsione di abbattimento nella zona interessata dai lavori. Per questo motivo il Movimento 5 Stelle, che ha nei suoi principi la democrazia partecipata, ha richiesto al Sindaco di Garda di indire un’assemblea pubblica atta a coinvolgere la popolazione in questa decisione, che avrà un impatto economico, urbanistico ed ambientale”.
“Riteniamo importante – sostengono le consigliere comunali M5S Irene Moretti e Anna Forese – che i cittadini siano correttamente informati e che possano esprimere opinioni nel merito”.
Fortemente contraria al taglio dei tigli si era espressa la consigliera di opposizione Anna Codognola, che con una nota nei giorni scorsi, a sua volta, aveva ribadito: “E’ una distruzione sistematica del territorio e del patrimonio erboreo di Garda. E’ un’assurdità il taglio di 50 tigli per fare spazio al marciapiede, molte sono appena state potate con costi importanti. Sono anche alberi che caratterizzano il paesaggio e profumano molto, quindi si può benissimo studiare un piano per mantenerle”.
Da parte dell’Amministrazione, è nota la posizione espressa anche alla stampa, sulla necessità di tagliare i tigli per il precario stato di salute e per la presenza di radici che sollevano il marciapiede. La promessa è quella di posare nuove piante (orniello e acero) quando ad ottobre inizieranno i lavori di rifacimento del lungo marciapiede, (da realizzare in due stralci), partendo dalla rotonda della gardesana, fino al confine con Costermano. Ma come spesso è accaduto in opere di questo tipo in altri Comuni, (ad esempio sul viale della Stazione di Bardolino, dove ci sono le scuole), la posa di nuove piante, anche perché diverse e ancora giovani, non ha restituito il paesaggio, la freschezza e il profumo che rilasciano alberi storici. A.S.