“L’ospedale di Bussolengo diventi turistico come a Jesolo” la richiesta dei sindaci dell’Ulss 22
La Conferenza dei sindaci dell’Ulss 22, tenutasi ieri al distretto sanitario di Bussolengo, ha deliberato di costituire un gruppo di lavoro per l’elaborazione della proposta da sottoporre alla Regione di trasformazione dell’ospedale Orlandi in turistico, a servizio di tutto il comprensorio gardesano e della Valpolicella.
Un’idea nata dalla sindaca bussolenghese Paola Boscaini, (elaborata insieme al sindaco di Bardolino Ivan De Beni, di Lazise Luca Sebastiano e con il presidente di Federalberghi Marco Lucchini) per cercare di bloccare lo “svuotamento” dell’Orlandi previsto dalla riforma sanitaria regionale.
“La sponda veneta del Garda conta 12 milioni di presenze turistiche, di cui 2 milioni a Verona città e 10 milioni sul Lago”, ha ricordato il sindaco di Garda Davide Bendinelli, (ex assessore regionale al Sociale). L’ospedale turistico è l’ultima spiaggia per la sindaca di Bussolengo, che cerca di salvare l’Orlandi dalla forte riduzione di posti letto e dalla chiusura del Pronto soccorso. Del resto, scrive nel documento di proposta, la stessa cosa è stata fatta per l’ospedale di Jesolo”.
Tutto parte nel 2013 con l’approvazione delle schede sanitarie regionali, che prevedono il “Polo a due gambe” per l’Ulss 22, vale a dire l’attività congiunta tra gli ospedali di Bussolengo e Villafranca, separando la chirurgia dalla medicina e con la dismissione del Pronto soccorso di Bussolengo.
“Ricordiamo che il nuovo Pronto soccorso –ha ribadito Boscaini – è costato 2,5 milioni ed è stato inaugurato nel 2012, non tanti anni fa, su un totale di 30 milioni spesi dal 2003 ad oggi per il rifacimento dell’ospedale di Bussolengo – (vedi documento integrale allegato) MOZIONE RIORGANIZZAZIONE OSPEDALE BUSSOLENGO – Ed è stato lo stesso commissario straordinario dell’Ulss 22 Pietro Girardi a sottolineare che il polo a due gambe, così come è programmato, non può stare in piedi”. In risposta, però, l’assessore Terilli di Villafranca, ha ricordato che è stata la stessa conferenza ad approvare le schede ospedaliere regionali: “Oggi rischiamo di passare come una conferenza bipolare, dove cambia il direttore generale e cambia la linea programmatica”.
“Ci sono grosse responsabilità della Regione in merito – ha replicato Manzato – ma ci sono responsabilità anche della conferenza dei sindaci. Sapevamo tutti che il polo a due gambe non stava in piedi. Dobbiamo capire che prospettive ci sono per il nostro territorio, dove abbiamo sospese quattro strutture ospedaliere pubbliche: Villafranca, Isola della Scala, Bussolengo e Caprino”. “Bisogna uscire dai localismi – ha aggiunto il sindaco di Fumane Mirko Frapporti – bisogna ragionare in grande, non possiamo aver buttato via milioni di soldi pubblici, per trovarci sul territorio solo due ospedali privati, seppur di buona qualità”.
Ed anche Bendinelli ha ribadito: “E’ impensabile che l’ospedale di Peschiera possa fare fronte da solo ai bisogni sanitari di milioni di presenze, in particolare il Pronto soccorso, in ragione anche della stagionalità turistica di otto mesi del lago di Garda, contro i tre di quella della riviera veneziana”. Ed anche il primo cittadino di Castelnuovo Giovanni Peretti ha ricordato come “nella rivisitazione delle Usl sia stata inserita quella turistica di Venezia, mente quella del Lago di Garda no”.
Annamaria Schiano