Lettera ai giornali: “La mia Katty uccisa sul lungolago vicino a Gardaland da veleno per nutrie”
Lettera firmata.
Gentilissima redazione,
vi rubo solo due minuti per mettervi al corrente di una terribile tragedia personale che sicuramente può servire da monito ed allerta per altri proprietari di fedeli 4 zampe che si trovassero a passeggiare lungo le rive del basso lago di Garda. Sabato 12 marzo 2016, nel tardo pomeriggio mio fratello ha portato la nostra cagnolina di razza west highland white terrier (westie) Katty a fare una delle sue amatissime passeggiate lungo lago sul tratto da Peschiera del Garda a Castelnuovo, nelle immediate vicinanze del Gardaland. Dopo un’oretta di camminata, Katty ha iniziato subito a star male, presentando i primi sintomi da avvelenamento, vomitava un liquido nero, tremava come una foglia ed aveva dei fortissimi spasmi muscolari. Di sabato pomeriggio purtroppo era impossibile raggiungere il nostro veterinario di fiducia in città, in quanto chiuso, così l’abbiamo portata subito nella clinica per le emergenze aperta sempre 24 su 24 ore a Lazise.
Il veterinario di turno ha fatto l’impossibile per salvarla,
facendole lavanda gastrica, flebo, clistere e tutto quello che andava fatto in questi casi. Per alleviarle i dolori le hanno dato del tranquillante, sedandola e fino all’ultimo ho sperato che superasse la notte, invece alle 23.30 dopo un forte attacco causato dal veleno che già era in circolo nello stomaco, è spirata lasciandomi nella disperazione più totale e profonda. Il veleno da lei ingerito non è esattamente quello utilizzato per uccidere i topi, perché quello provoca emorragie interne mi hanno detto, ma più simile a quello tipo “lumachina” che provoca appunto questi fortissimi spasmi muscolari. Il componente killer contenuto al suo interno è praticamente lo stesso del tipo di veleno che più volte – ho purtroppo saputo solo ora – ha ucciso negli ultimi tempi sempre più frequentemente altri cagnolini nella zona del basso lago non solo sempre lì a Castelnuovo, dove anche un cocker la settimana scorsa era morto, ma colpendo anche a Bardolino e Lazise.
Da quello che ho saputo, è lo stesso tipo di veleno che viene buttato in giro da delinquenti senza scrupoli, che intendono così liberarsi delle nutrie che infestano il basso lago di Garda. Visto che per legge non si possono più ammazzare, ma solo catturare con gabbia e poi sopprimere con altri metodi meno cruenti, è risaputo da tutti quelli che purtroppo hanno già avuto l’esperienza di vedersi avvelenare il cane che il problema viene risolto così, senza pensare alle terribili conseguenze sui nostri amatissimi 4 zampe (senza contare che il veleno viene messo anche a filo d’acqua lungo le rive nella sabbia e quindi rappresenta un pericolo enorme anche per i bambini che giocano al lago….).
Non riesco a descrivere a parole il dolore e strazio che provo, perché Katty faceva letteralmente parte della famiglia, era la sorella che non ho mai avuto ed una cagnolina fantastica, giocherellona, molto affettuosa, ben voluta da tutti e soprattutto era giovanissima, non è giusto morire a soli 6 anni di vita a causa di queste azioni da galera!!!!
Purtroppo tanti proprietari si chiudono nel loro dolore e si rassegnano con infinita tristezza alla perdita del loro amatissimo 4 zampe, anche perché l’iter per la denuncia alle autorità competenti richiede tanto tempo, pazienza, soldi e il coraggio di far tagliare a pezzi il proprio animale per poter procedere all’autopsia e i conseguenti esami sulla tipologia di veleno ingerito. Io no, non intendo stare zitta, perché non voglio che questa gente continui a fare del male a dei poveri innocenti. Ieri ho fatto ufficiale denuncia contro ignoti alla polizia locale e per poterlo fare, ho dovuto con molta tristezza farle fare l’autopsia e tutti gli accertamenti tossicologici sul veleno che ha ingerito c/o il centro specializzato di Verona a Borgo Roma, altrimenti non avrebbero nemmeno preso in considerazione la mia segnalazione.
Mi dispiace molto signora. Purtroppo è successo anche ai miei gatti, uno sono riuscito a salvarlo, mentre altri sono morti. Il veleno per topi è in libera vendita dappertutto, anche nelle ferramenta (reclamizzati con espositori grandi ed accattivanti). Il veleno non agisce immediatamente, poichè i topi sono furbi e si accorgerebbero che il boccone “offerto” è avvelenato. Anche gli uccelli rapaci come civette, allocchi, barbagianni, poiane, cadono vittime del veleno. Così oltre che uccidere qualche topo si fanno morire anche i loro predatori naturali. No, non stiamo zitti!