In carcere il nigeriano accusato di “palpeggiamenti” a due studentesse sull’autobus Garda-Verona, ma lui nega la violenza
I carabinieri della stazione di Bussolengo hanno arrestato un cittadino nigeriano 29enne riconosciuto autore del reato di violenza sessuale. I militari dopo serrate indagini hanno individuato e denunciato il responsabile che il 2 dicembre scorso, spalleggiato da alcuni connazionali, a bordo di un autobus di linea interurbana da Garda a Bussolengo avrebbe costretto con violenza due diciasettenni a subire atti sessuali, con “palpeggiamenti”.
Il 7 gennaio lo straniero, colpito dal provvedimento prefettizio di revoca della misura di accoglienza nel programma di cittadini stranieri richiedenti asilo, emesso a seguito della denuncia, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per impedire che potesse allontanarsi dalla provincia di Verona rendendosi irreperibile, qualora l’autorità giudiziaria avesse intrapreso provvedimenti restrittivi a suo carico.
Ieri avanti al GIP del Tribunale di Verona si è tenuta l’udienza di convalida del fermo di p.g., con applicazione della custodia cautelare nel carcere di Verona Montorio.
Il nigeriano in udienza ha negato di aver “palpeggiato” le due giovani studentesse che si stavano recando a Verona sull’autobus di linea da Garda a Bussolengo, sostenendo di aver toccato la spalla di una delle due ragazze quando si è seduto sul bracciolo del sedile, perché aveva male ad una gamba per un’infezione in corso. Saranno gli inquirenti a stabilire le responsabilità del caso.