Malcesine: cambio di assessori per rispettare le quote rosa previste per legge. Entra Michela Balzoi, esce Domenico Negri
Cambio di assessori nella nuova giunta di Malcesine. Esce Domenico Negri ed entra assessore esterno Michela Balzoi. Così, ad appena un mese dall’insediamento della nuova Amministrazione, il neo eletto sindaco Nicola Marchesini è costretto a rimescolare le carte per adeguarsi alla legge 56 del 2014, comunemente chiamata “Legge Delrio”, che impone le quote rosa: il 40% degli assessori, nei Comuni sopra i 3mila abitanti, devono essere donne.
Malcesine, però, nella lista di maggioranza aveva candidato una sola donna, l’infermiera Morena Strappazzon, (nominata, poi, anche assessore alla sanità e al sociale).
Ma il resto della giunta, composta da cinque membri, incluso il sindaco, sono tutti uomini e per rispettare la legge serviva una seconda donna. Per questo, come recita il comma 137 della legge, in caso di mancanza di un numero sufficiente di donne elette in consiglio, si deve ricorrere alla nomina di un assessore esterno di genere femminile.
Marchesini, da sempre avrebbe voluto nella sua squadra Michela Balzoi, 42 anni, componente del suo gruppo politico e commerciante di professione. “Ma lei non ha mai voluto accettare, neanche di candidarsi –spiega il sindaco- oggi, invece, finalmente ha deciso di accettare la nomina di assessore esterno. Per questo sono molto contento: da un lato entra una persona che si è sempre occupata per il nostro gruppo delle relazioni con albergatori, commercianti e ristoratori, e nel contempo condivido e adempio allo spirito della legge per le quote rosa, in un’epoca in cui le donne ricoprono ruoli fondamentali nella politica mondiale”. A Barzoi, così, viene assegnata la delega al coordinamento delle attività produttive.
Mentre Domenico Negri, (già presidente dal 2007 al 2012 della casa di riposo Toblini), mantiene come consigliere le deleghe che aveva come assessore: bilancio e personale. “Lo ringrazio per aver accettato di rinunciare al ruolo in giunta” conclude Marchesini.
Il primo cittadino, peraltro, era stato incalzato anche dalle richieste presentate dal terzo candidato sindaco alle elezioni del 31 maggio, Ciro De Gennaro, che dalla sua pagina face book “Chiamami ancora perla del lago”, aveva fin da subito sollevato l’illegittimità della giunta con una sola donna.
Ora commenta: “Il nostro rilievo segnalato con una e-mail al Sindaco in merito al mancato rispetto delle norme sulla parità di genere nella formazione della giunta comunale, era finalizzato esclusivamente ad evitare che eventuali deliberazioni venissero poi invalidate. Non posso, a questo punto, che essere soddisfatto per l’adeguamento realizzato ed invitare l’Amministrazione a deliberare in futuro con maggiore attenzione”.
Annamaria Schiano