Torri si rivolge alla Regione per salvare i cipressi colpiti da malattia su tutto il Garda
Scatta l’allarme sul lago di Garda per salvare i cipressi che sempre più spesso appaiono ingialliti e secchi. Responsabile di questi gravi danni alle fronde di una delle piante tipiche del bacino del Garda è un afide, la “Cinara cupressi”, che succhia la linfa dei cipressi, ma allo stesso tempo provoca il disseccamento dei vasi che la trasportano e, quindi, quello dei tessuti.
“In pochissimi mesi – spiega Donatella Bertelli, vicesindaco di Torri del Benaco – abbiamo notato un proliferare dell’ingiallimento e poi del disseccamento dei cipressi, all’interno del nostro territorio e abbiamo lanciato l’allarme.
È nostra intenzione contattare, tramite l’esperto forestale del Comune di Torri Cristiano Pastorello, il servizio fitosanitario della Regione Veneto perché intervenga per circoscrivere al minimo l’espansione della malattia o almeno per definire un protocollo di intervento. Il problema è che quando si nota il disseccamento della pianta è già troppo tardi per intervenire perché l’afide ha già terminato buona parte del suo ciclo biologico. Quindi, è necessario che si intervenga al più presto”. In nessun caso, comunque, anche di fronte a piante fortemente attaccate dall’afide, si deve procedere con l’abbattimento: il cipresso è una pianta molto rustica e forte ed è in grado di recuperare le forze in pochi mesi. “Contatteremo al più presto la Regione – sottolinea Bertelli – affinché ci vengano date risposte chiare su come intervenire”.