Brenzone: l’ex sindaco Parisi chiede di intitolare il lungolago di Castelletto a Ginevra Hollander, la pornostar trucidata da Mossoni
Intitolare il lungolago di Castelletto, frazione di Brenzone sul Garda a Federica Giacomini, in arte Ginevra Hollander, la donna uccisa da Franco Mossoni, svanita nel nulla il 9 febbraio 2014 e poi ritrovata cadavere in una bara affondata nel lago il luglio scorso proprio nello specchio d’acqua antistante Castelletto. E giusto nei giorni scorsi Mossoni, 56enne originario della Valcamonica, è stato ritenuto dai giudici parzialmente “incapace”, perché al momento del feroce delitto “risultava totalmente capace di intendere ma parzialmente incapace di volere”.
La titolazione è l’idea partita dall’ex sindaco di Brenzone Livio Parisi, in carica dal 1990 al 1995, periodo in cui venne costruito il lungolago che va dal Ponte della Valle ( fine Via Imbarcadero ) fino al Camposanto, rimasto da allora senza nome. Parisi, titolare dell’Osteria al Pescatore situata sul porto, ha scritto al primo cittadino in carica Tommaso Bertoncelli, chiedendo formalmente venga dedicato questo tratto di lungolago a Ginevra Hollander. “Un fatto di cronaca che ha suscitato grande orrore e senso di pietà in tutta la comunità, -spiega Parisi- e che mai aveva assistito ad una cosa così atroce”.
Parisi, sostenuto anche da altre persone del paese, vorrebbe che l’orrendo fatto di cronaca, di cui Castelletto è divenuto teatro involontario, in futuro ne conservasse il ricordo: “Non tanto per la persona in sé, ma quanto per l’atrocità subita da questa ragazza in un periodo in cui si parla sempre più di femminicidio e violenza sulle donne. Mi farebbe molto piacere, così, che il Comune di Brenzone aderisse alla campagna promossa dalle Nazioni Unite per sensibilizzare la collettività nei confronti della tematica, purtroppo sempre di strettissima attualità”.
Bertoncelli, però, non raccoglie l’invito e replica spiegando che l’amministrazione ha in progetto di intitolare il lungolago ad altre persone di Brenzone: “Tra cui Louis Zamperini, oppure qualche martire della prima guerra mondiale o della seconda (di cui quest’anno si celebra il 70° anno)”. Il sindaco esprime, così, sostegno alla battaglia contro i femminicidi, ma dice: “L’amministrazione rispetta ed esprime il più ampio cordoglio per la vicenda della sfortunata Federica Giacomini (preferirei utilizzare il suo nome vero e non quello d’arte), vicinanza alla famiglia ed il più ampio sostegno alla lotta contro la violenza sulle donne. Detto ciò si ringrazia ancora Parisi per la proposta, ma, come già dettogli verbalmente a dicembre, le intenzioni dell’amministrazione sono altre”.
L’ex sindaco, però, non sembra credere a quanto replicato da Bertoncelli e dice: “Sembra una scusa per non volerlo intitolare, il lungolago in fondo è rimasto 25 anni senza nome, dedicarlo alla vittima servirebbe a conservare la memoria per le generazioni future di quanto accaduto sul nostro territorio”. O, forse, la vita trascorsa dall’attrice hard non induce l’Amministrazione ad accogliere la proposta di conferire l’onorificenza proposta da Parisi. Annamaria Schiano