La spending review taglia i presidi territoriali della Polizia: sul Garda si chiude il distaccamento della squadra nautica. Battaglia degli Enti locali
Allarme sicurezza per la chiusura dei presidi della Polizia di Stato. Provincia, sindacati e Comuni preparano un documento contro i tagli. Oggi, in Provincia, il presidente Antonio Pastorello ha illustrato il rischio sicurezza a cui il territorio veronese sta andando incontro – sia sul lago che in pianura – in seguito alla ventilata chiusura di alcuni presidi della Polizia di Stato. La chiusura riguarderà in particolare: la Squadra Nautica di Peschiera, la Polizia Postale di Verona, la Polizia Stradale e la Polizia Ferroviaria di Legnago.
I presidi interessati alla chiusura si sono dimostrati fin d’ora essenziali per la salvaguardia dei cittadini e del territorio, perciò la loro dismissione potrebbe mettere a rischio la sicurezza e l’ordine pubblico della provincia scaligera, oltre a creare un enorme disagio agli operatori della Polizia di Stato coinvolti. Il problema risalta maggiormente se consideriamo gli importanti interventi svolti dai quattro presidi tra il 2013 e il 2014.
Per il lago di Garda, il presidio della Squadra Nautica di Peschiera verrà definitivamente chiuso e, solo nei mesi estivi, sarà previsto un servizio di pattugliamento delle acque con utilizzo dei soli acqua-scooter. Gli interventi della Squadra, però, non sono stati circoscritti esclusivamente alla tutela delle acque del Lago. Tra il 2013 e il 2014 il presidio si è occupato infatti di: furti di motori marini, inquinamento delle acque, interventi di soccorso e assistenza alle manifestazioni sportive, tra cui il “Red Bull Cliff Diving Series 2013”, evento di carattere internazionale, e l’Air Show 2014, esibizione delle Frecce Tricolore. La squadra si è inoltre avvalsa dell’aiuto di collaboratori esterni per intensificare la vigilanza nel periodo di maggior afflusso turistico – sia nel 2013 che nel 2014 – sulla base del Patto per la sicurezza dell’area del Lago di Garda, considerata di primario interesse nazionale.
La sezione Polizia postale di Verona ha trattato nel corso dell’ultimo anno oltre 10.000 casi di segnalazioni di reati telematici – quali truffe, utilizzo di carte clonate e pedo-pornografia a danno dei minori – e si è occupata della vigilanza degli Uffici Postali.
Per il Distaccamento di Polizia Stradale di Legnago è prevista la chiusura totale, con accorpamento al Distaccamento Polizia Stradale di Badia Polesine (RO). Nell’anno 2013 il presidio si è occupato di: rilevazione di incidenti stradali; vigilanza stradale e autostradale; arresti; ritiro patenti; controlli a esercizi pubblici, quali officine o carrozzerie; furti di autoveicoli; sequestri e fermi di veicoli e redazione di verbali di sanzioni amministrative.
Infine, è prevista la chiusura del Distaccamento Polizia Ferroviaria di Legnago, nonostante sia fondamentale per la viabilità ferroviaria. A quest’Ufficio competono infatti 150 chilometri di tratta ferroviaria, il controllo degli edifici dislocati lungo il percorso e la supervisione dell’ordine e della sicurezza dei passeggeri, specialmente considerando che l’utenza è costituita principalmente da studenti e lavoratori pendolari.
L’allarme è stato lanciato questa mattina in conferenza stampa nel palazzo scaligero dal Sindacato Autonomo di Polizia, rappresentato da Michele Dressadore, segretario nazionale; Gino Balbinot, segretario regionale del Veneto; Nicola Moscardo, segretario provinciale di Verona e i segretari di tutte le altre Province del Veneto.
Hanno partecipato inoltre: Clara Scapin, sindaco di Legnago; Orietta Gaiulli, sindaco di Peschiera del Garda; Fabio Sala, assessore di Bardolino; Enzo Buratto, vicesindaco di Bovolone; Giorgio Malaspina, consigliere provinciale e sindaco di San Pietro di Morubio; Michele Benamati, sindaco di Malcesine.
“Ringrazio i rappresentanti del Sap e i Comuni qui presenti oggi che si uniscono con determinazione al nostro appello –ha esordito il presidente Pastorello-. Abbiamo il dovere, quali amministratori locali e provinciali, di dire come stanno realmente le cose e quali sono i rischi a cui sta andando incontro il nostro territorio. Non siamo qui a lamentarci nuovamente o a “piangere”, ma anzi vogliamo che siano chiare le conseguenze pesanti sulla quotidianità dei nostri cittadini. Ogni giorno riceviamo segnalazioni sull’aumento della criminalità e i cittadini sono sempre più allarmati. Ci facciamo portavoce del loro grido, poiché crediamo che la sicurezza sia un diritto imprescindibile. E’ difficile destreggiarsi tra i tagli che ci vengono imposti dall’alto, spesso indiscriminati e attuati senza i dovuti approfondimenti del caso. Bisogna tenere conto della realtà e questo è possibile solo ascoltando coloro che quotidianamente affrontano il problema”.
“Il problema che stiamo affrontando è questo: i provvedimenti che nascono solo ed esclusivamente dalla necessità di risparmio portano all’azzeramento di potenzialità operative molto importanti – ha aggiunto il Segretario nazionale SAP, Dressadore-. Partiamo da un settore specifico come quello della Polizia Postale che tratta annualmente 10.000 casi di reati telematici. Qualsiasi soluzione alternativa di ricollocazione di questo lavoro non può assolvere in maniere adeguata, quantitativamente e qualitativamente, lo stesso tipo di apporto. La squadra nautica di Peschiera del Garda è un reparto che svolge un’attività specialistica e ha un’esperienza specifica. Nel Basso Veronese abbiamo invece Legnago, polo operativo e sociale importante, che vede chiudere in un colpo solo due presidi di Polizia”.
“Ci attiveremo con ogni mezzo per sollevare il problema anche a Roma. La nostra intenzione è quella di predisporre un atto formale da far sottoscrivere a tutti i sindaci da inviare ai nostri parlamentari e al Governo – ha, poi sottolineato Moscardo segretario provinciale SAP- Scenderemo in piazza per raccogliere le firme dei cittadini ai quali distribuiremo cartoline prestampate contro la chiusura dei presidi, che verranno diffuse anche attraverso i mezzi telematici. Mi auguro che sia possibile trovare una soluzione per scongiurare questa sciagura che si sta abbattendo come una mannaia sull’apparato della sicurezza e, quindi, sui cittadini. Dobbiamo unirci in un fronte unico, per salvaguardare il loro diritto alla sicurezza e i nostri operatori, che ogni giorno svolgono un lavoro speciale, spesso dato per scontato”.