Lazise. Palazzo municipale in “stato di agitazione”: i dipendenti scioperano per il mancato pagamento degli straordinari
In “soldoni”, devono ancora ricevere le liquidazioni delle ore straordinarie per gli anni 2012-2013. Per questo i dipendenti del Comune di Lazise hanno dichiarato lo stato di agitazione sindacale. Ieri, le organizzazioni Cisl Fp, Cgil Fp e Csa, con la Rsu hanno approvato all’unanimità lo stato di agitazione. E chiedono l’ intervento del prefetto di Verona Perla Stancari:
“A causa dello scarso interesse dimostrato dall’Amministrazione comunale per i propri dipendenti, sollecitata più volte, in un momento così delicato per le note le vicende giudiziarie…”. Sciopero approvato in assemblea sindacale il 27 ottobre e confermato ieri mattina in un secondo incontro in municipio. “Per lo stato di inerzia protratta da tempo nei confronti delle necessità dei dipendenti –scrivono i lavoratori al prefetto- consapevoli della particolare situazione che il Comune sta vivendo, ma il nostro impegno non è mai venuto meno …
Diventa difficile, quindi, accettare questo immobilismo, a fronte di una piena disponibilità a portare avanti servizi per i cittadini. La decisione, così, si è fatta necessaria per porre l’attenzione sulle criticità che i dipendenti subiscono da troppo tempo … Pertanto si sollecita un immediato interessamento e la convocazione del tavolo conciliativo presso la Prefettura”, concludono i dipendenti municipali nella lettera al prefetto, annunciando che sino a liquidazione si atterranno al semplice orario ordinario di lavoro, senza più lavoro straordinario.
Dal palazzo municipale, Eugenio Azzali, vicesindaco ed assessore al personale e al bilancio spiega la causa di tale ritardo: “Non potevamo mettere in liquidazione le indennità complementari perché mancava il responsabile d’area Mauro Antonelli, che è stato posto agli arresti domiciliari per l’inchiesta relativa all’economato –risponde-. Da una decina di giorni, però, Antonelli è stato sostituito con la dottoressa Stefania Checchini, quindi, ora, si sta riavviando il lavoro dell’ufficio ragioneria e potremo a breve pagare quanto dovuto ai dipendenti”. Gli arretrati sono riferiti al 2012-2013, quindi riconducibili alla precedente amministrazione, ma anche la nuova, in carica da un anno e mezzo non ha ancora proceduto alla liquidazione: Perché? “Ricordo solo che la trattativa per il 2012 si è chiusa nel giugno 2014 –spiega Azzali- quindi, al più presto partiremo con le liquidazioni di quell’anno, per poi saldare anche il rimanente”. Annamaria Schiano