Lazise: “crociata” di don Achille contro la dipendenza da gioco d’azzardo. In procinto l’apertura di una sala slot alle porte del paese
di Marcella Sabaini
Il parroco di Lazise don Achille Bocci si scaglia contro l’imminente apertura di una sala di slot machines nel suo paese: annuncia una “crociata” che combatterà a colpi di conferenze per sensibilizzare la cittadinanza verso la piaga della dipendenza da gioco d’azzardo. La prima si è tenuta ieri sera presso la sala parrocchiale del centro giovanile con l’incontro “No slot e gioco d’azzardo patologico”, dove Don Achille apre dichiarando senza mezze misure: “È una piaga sociale che sta mettendo in ginocchio tante famiglie anche a Lazise, non possiamo fare finta di niente, soprattutto adesso che apre questa maledetta sala slot”.
Per moderare la conferenza-dibattito il parroco si è avvalso di tre deputati del Movimento 5 Stelle: il senatore Giovanni Endrizzi, educatore professionale già impegnato nella prevenzione e nella cura del GAP (gioco d’azzardo patologico), il deputato Massimo Baroni componente della Commissione Affari Sociali alla Camera e il deputato veronese Mattia Fantinati.
Con Endrizzi il pubblico si è addentrato nei meccanismi con i quali i giochi d’azzardo ingannano la mente con l’illusione della vincita facile ed inducono dipendenza patologica: “È già un inganno chiamarli giochi: un gioco è divertente e ha fini pedagogici. I giochi d’azzardo creano dipendenza ed inducono un disturbo mentale che impedisce il controllo degli impulsi, facendo perdere al soggetto il contatto con la realtà. Il tipo di danno che creano è assimilabile a quello delle tossicodipendenze, è per questo che è necessario che sia il SERT (servizio per le tossicodipendenze) ad occuparsene, come sostegno primario ai soggetti e alle loro famiglie”. A tal proposito interviene dal pubblico una coppia che porta la propria testimonianza raccontando di avere un giovane figlio affetto da ludopatìa e di non aver trovato nessuna struttura pubblica predisposta per questo tipo di problematiche.
“È nella legge pensata in Commissione Affari Sociali da PD e M5S la proposta di un piano nazionale a sostegno dei soggetti affetti da GAP e delle loro famiglie, assieme alla predisposizione di fondi per programmi di recupero e al divieto della propaganda pubblicitaria dei giochi d’azzardo -spiega Baroni-. Secondo questa legge inoltre sarà possibile dare ai sindaci la possibilità di scegliere se far nascere o meno nel proprio comune una sala di videolottery, prerogativa questa attualmente ad esclusiva del questore”, rispondendo così a quanti tra gli astanti si stavano chiedendo se il loro sindaco (che don Achille precisa, era stato invitato all’incontro, ma non si è presentato) avesse voce in capitolo rispetto l’imminente inaugurazione lacisense.
Con Mattia Fantinati, infine, si è analizzato il problema a livello di politica nazionale, con la vicenda che ha riguardato Alberto Giorgetti, deputato veronese di Forza Italia ed ex sottosegretario con delega al gioco d’azzardo nei governi Berlusconi prima, e Letta poi, che due settimane fa aveva presentato le dimissioni per accettare un’offerta da top manager d’azienda nel settore privato. Qualche giorno dopo era trapelata l’indiscrezione che quell’azienda potesse essere Lottomatica, indiscrezione poi ripresa e portata alla ribalta nazionale da Fantinati. Giorgetti ha ritirato le dimissioni e non ha mai confermato che si trattasse di Lottomatica, ma tanto è bastato per accendere i riflettori sui presunti legami tra politica e le lobbies del gioco. Molta carne al fuoco quindi sulla questione gioco d’azzardo a Lazise, carne che don Achille si ripropone di cuocere attentamente in più puntate e rimanda chi interessato al prossimo appuntamento che per ora è a data da destinarsi.
PRESUNTI legami tra politica e le lobbies del gioco? la cosa non è affatto presunta, ma è certa e di dominio pubblico