I Rotary gardesani in primo piano all’Expo 2015 in un padiglione pagato 2 milioni. Mission: la promozione del lago
di Annamaria Schiano
I rotariani alla conquista dell’Expo 2015. Stanno affilando le “armi” per la discesa in campo della più grande esposizione mondiale. Un evento che non si ripeterà in Italia per chissà quanti anni a divenire. Sono un esercito di imprenditori e professionisti pronti ad aggiudicarsi i mercati globali. Il Rotary International ha investito 2 milioni di euro per l’acquisto del padiglione di mille metri quadrati collocato in mezzo alle postazioni espositive di Russia e Stati Uniti.
Una passerella internazionale in cui figurerà in primo piano anche il lago di Garda. Puntano a quello i club dei Rotary delle tre Regioni del Garda, che si sono riuniti l’altra sera in uno degli hotel extra lusso più belli del lago, il Grand Hotel di Gardone Riviera, per il “Forum Rotariano del Garda 2014”. “Expo 2015. Progetti turistici del Garda in vista dell’esposizione universale. Aspettative della comunità economica e sociale gardesana”, il tema della serata organizzata dai tre club delle province rivierasche: RC Salò e Desenzano, RC Peschiera e del Garda veronese e RC Riva del Garda.
Ai tavoli il gota del mondo imprenditoriale, sul lago in buona parte formato da albergatori. E ancora una volta, dopo decenni che se ne parla, l’auspicio emerso è la creazione della Regione del Garda, “perché le bellezze e la ricchezza del lago può essere rappresentata solo come unica realtà territoriale”. “Inorridisco all’idea ci siano due portali del Garda e due applicazioni smart phone per spiegare ai turisti dove si trovano. Spesso pensano ci siano tre laghi di Garda quando fanno le ricerche internet delle località”, ha giusto appunto precisato il vice sindaco di Riva Alberto Bertolini. La questione dell’unificazione dei Consorzi di promozione turistica, infatti, sono stati uno dei temi affrontati, divisi oggi per le tre Regioni gardesane, sebbene associati con il Consorzio Garda Unico. Relatori della serata, appunto, i presidenti dei consorzi Paolo Artelio, (Veneto), Mario Benedetti (Trentino) e Franceschino Risatti (Lombardia), i governatori dei distretti rotariani e Michele Salvoni Giebelmann, delegato Expo 2015 del distretto 2050.
Due i temi dell’esposizione universale 2015, su cui si stanno impegnando tutti i club Rotary d’Italia: “Nutrire il pianeta” e “Energia e vita”. Due le riflessioni di fondo dei rotariani del Garda: la necessità di fare sistema infrastrutturale e l’accoglienza per l’incremento dell’economia turistica.
Ma è emerso anche come il lago sia già saturo: “Puntare alla qualità più che alla quantità”, è stato sottolineato. L’Expo durerà 6 mesi dal primo maggio al primo ottobre, periodo di affluenza turistica già coperta sul lago, alla quale si dovrà trovare una soluzione per l’accoglienza aggiuntiva di tutti i visitatori Expo. Aeroporti e Ferrovie dovranno fare la loro parte, a partire dalla linea Milano-Desenzano, con l’ultimo treno che parte da Milano alle 20,30: “Stiamo cercando di convincere Treni Italia a inserire un treno alle 23, non so se ci riusciremo, ma ci stiamo provando”, ha spiegato Risatti.
“E si dovrà puntare al coinvolgimento anche di tutte le strutture dell’entroterra per far fronte alla massa di turisti che giungeranno. Sarà certamente una stagione eccezionale quella del 2015, ma dobbiamo iniziare sin d’ora ad attrezzarci”- ha sottolineato Giuseppe Lorenzini, del RC della sponda veronese, già presidente degli albergatori gardesani.
Insomma da una parte i rotariani stanno mettendo a punto la macchina per attirare sul lago le delegazioni di tutto il mondo (puntando in particolare alla Russia e alla Cina), dall’altra dovranno trovare anche “le vetrine” giuste dove collocare il meglio delle eccellenze locali, dei prodotti tipici (in primis vino, olio e carne salada per il trentino), senza dimenticare il patrimonio ambientale e monumentale, in poche parole fare sistema nell’organizzazione e nella promozione del lago di Garda, presentandolo come una sola entità, sebbene le identità siano diverse, persino le lingue. Annamaria Schiano
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