Il livello del lago si sta alzando di due centimetri al giorno. Superati abbondantemente i 125 cm previsti dall’accordo interregionale
Il livello del lago sta crescendo rapidamente, sebbene non ci sia ancora il rischio esondazione. In cinque giorni il livello si è alzato di 8 centimetri: oggi a quota 131 cm, con una portata di scarico nel Mincio di 130 metri cubi al secondo. Quindi ben oltre i 125 cm stabiliti nell’accordo interregionale con l’Autorità di Bacino del fiume Po, (Aipo), che governa i livelli anche del Garda.
“E’ tutto sotto controllo –assicura, però, l’ingegnere Luigi Mille, responsabile Aipo-. Abbiamo avuto solo un problema a Goito, dove il Mincio non riusciva a ricevere la portata d’acqua per un disguido alle paratoie e così abbiamo dovuto abbassare lo scarico a 110 mc/sec”. Immissione di volume d’acqua, (riportata poi a 130 mc/sec), eccezionale per il periodo, di solito in media tra i 20 e i 40 mc/sec. Negli anni scorsi, dal 2010 ad oggi, le tabelle del 4 febbraio riportano livelli di 122 cm, eccetto nel 2012 quando la quota fu di 76 cm, ma con scarichi di 20, 30, 14 e 40 mc/sec. Ora, il lago cresce di due centimetri al giorno e le piogge sono previste ancora per tutta la settimana. Anche i terreni delle campagne sono fradici di acqua. Il parco di villa Carrara Bottagisio a Bardolino si è trasformato in un laghetto (fronte lago).
E c’è pure una grande quantità di neve in montagna. L’accordo interregionale siglato a settembre scorso, pone come limite 125 cm di livello massimo quando in montagna ci sono depositati almeno 10 cm di neve. Dunque siamo ben oltre, ma Mille dice:
“L’accordo prevede che ci possa essere un gioco di 10-15 cm per laminare le piene da gennaio a maggio”. Fatta la legge trovato l’inganno, vien da dire. E proprio su questo punta anche Giorgio Passionelli, presidente della Comunità del Garda, ente che si è fatto portavoce della trattativa con l’Autorità di bacino governativa: “L’accordo rimane solo un accordo e non una legge.
Serve che dopo la sperimentazione delle nuove quote di livelli si arrivi ad una normativa, altrimenti non ci sono certezze che vengano mantenute le indicazioni poste per i livelli”. Per il momento l’unica certezza è che il lago sta crescendo a vista d’occhio e la portata di scarico nel Mincio non può andare oltre un certo limite (sarebbero 170 mc/sec, ma difficilmente si va oltre i 130 già in corso in questi giorni).
“Al momento non c’è allarme per il lago- precisa, però Passionelli-, siamo all’interno dei limiti, ma il problema si pone se non smette di piovere, perché c’ è la pianura padana che è già piena d’acqua e non è che ce ne possiamo riversare altre quantità enormi”. Annamaria Schiano